Il castagneto di Cerasa

La coltivazione del castagno, dall’epoca romana in poi, si diffonde in Garfagnana sostituendo progressivamente la fascia vegetazionale del cerreto carpineto tra i 300 e i 900 metri di quota.
L’alpeggio di Cerasa, posto a quasi 1000 metri di altitudine , gode di un microclima particolarmente favorevole, che ha consentito , nelle epoche passate, di impiantare i castagni che oggi possiamo adottare, veri e propri patriarchi, testimoni di oltre 4 secoli di storia.

Lo sapevi che…

Bellezza e salute

La farina di neccio è stata per secoli la base dell’alimentazione invernale delle genti di montagna. Sembra che il suo utilizzo mantenesse in buona salute tanto che Fulvio Testi, durante una sua visita a Trassilico in qualità di governatore estense, scrisse…..“Montanarette che non mangiano mai, se non pane di castagne nè bevono in tutto l’anno altro che acqua, sono bianche e rosse ed in salute più di una qualsiasi cittadina….” La scienza oggi ci conferma la presenza nella farina di neccio di metaboliti bioattivi e di vitamina E con azione antiossidante, antiinfiammatoria e vaso protettiva.

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Perché adottare

Con l’adozione sostieni il recupero del bosco, la sua pulitura, la rimonda dei castagni per la messa in produzione e per la difesa sanitaria, la promozione e la valorizzazione dell’agricoltura in montagna.

L’adozione ha un costo di 75,00 euro all’anno, è rinnovabile per tre anni e dà il diritto alla fornitura di quanto prodotto dalla pianta adottata.